“Mar Nero” di Federico Bondi

Dall’Arno al Danubio un piccolo ritratto privato

Gemma è una donna anziana, rimasta vedova, il figlio si è trasferito con la moglie in una grande casa in collina. Dal figlio un posto per Gemma ci sarebbe, ma lei non si rassegna ad abbandonare il suo appartamento, il suo guscio di ricordi, custodito immutato negli anni. L’unica soluzione è affiancarle una badante, che vegli sulle sue difficoltà logistiche.

Angela è una giovane rumena, giunta in Italia per mettere da parte un po’ di soldi per poi tornare dal marito in Romania e crescere un figlio.
Alla periferia di Firenze, le due donne convivono, l’una ostinatamente, l’altra determinatamente.

Pian piano il rapporto tra le due si snoda in una dimensione privata, e i toni da distaccati divengono intimi.
Gemma e Angela si ritrovano, imprevedibilmente, complici, in una avventura umana idilliaca, fatta di tante affinità.
Mar nero si colloca in un arco temporale tra la fine dell’estate 2006 e l’inizio del 2007, in concomitanza con l’ingresso della Romania nella Comunità Europea; ma questo trapasso storico è trattato ai margini della storia. Al centro ci sono queste due generazioni, che potremmo definire una nonna e una nipote, che si affacciano sui ricordi e sul futuro. Gemma rivede nei racconti di Angela, l’Italia della sua giovinezza, il calore della sua famiglia, un futuro per cui lottare; il mondo rumeno di cui parla la giovane assomiglia per tanti aspetti all’Italia degli anni Cinquanta.

Il giovane regista fiorentino Federico Bondi, autore e regista di cortometraggi e documentari, oltre che di spot e videoclip, qui al suo debutto in un lungometraggio, ha diretto una vicenda molto autobiografica, Gemma sarebbe sua nonna e Angela la sua badante. Ha portato sul grande schermo, con una forma apprezzabilmente essenziale, i loro caratteri, le loro emozioni e tensioni. Usando solo la tecnologia digitale (“perché un medium poco invadente e versatile permette un approccio naturale e immediato alla materia del racconto”), ha guardato con occhio quasi documentarista, discreto, alla consolidazione di quella realtà domestica.
Mar nero, unico film italiano in concorso al 61° Festival Internazionale del Film di Locarno ha ottenuto tre premi: Premio della Giuria Ecumenica, Premio della Giuria Giovani e soprattutto il Premio Miglior Attrice a Ilaria Occhini (Gemma).

L’innato talento di questa Lady del teatro, qual è Ilaria Occhini (che è stata diretta da Visconti, Gassman, Ronconi, per citarne solo alcuni) è stato essenziale per creare un flusso di adorabilità da parte del pubblico. L’umanità inasprita di Gemma che lentamente si scioglie maternamente, e anche un po’ egoisticamente, nei confronti di Angela è interpretata con lucidità, naturalezza ed entusiasmo dalla Occhini.
Dorotheea Petre (miglior attrice a Cannes nella sezione un Certain Regard per The way I spent the end of the world) è una giovane attrice rumena, dal viso dolcissimo, che incarna perfettamente l’indole energica, paziente, dalle infinite risorse, di Angela.

In questo quadro, che rispecchia l’attuale società, il coinvolgimento che queste due attrici creano con il pubblico, potrebbe far tralasciare una disarmonia dello script.
Mentre la prima parte di questa pellicola è profondamente intensa, curata con complementarietà di sguardi e parole, dove tutto è attinente alla situazione e ai personaggi, la seconda parte si sperde in un viaggio (Gemma accompagna Angela in Romania sulle tracce del marito di cui non ha più notizie) troppo forzato nella sua imprevedibilità.
Mar nero è, comunque, un film che apre gli occhi su uno squarcio di realtà, quella del mondo degli anziani, soli, che hanno necessità di tramandare chi sono stati, e quello delle giovani straniere che giungono in cerca di un futuro.

Titolo originale: Mar Nero
Nazione: Italia, Francia, Romania
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 95′
Regia: Federico Bondi

Cast: Dorotheea Petre, Ilaria Occhini, Maia Morgenstern, Corso Salani, Vlad Ivanov
Produzione: Film Kairòs, Rai Cinema, HiFilm, Manigolda Film

Distribuzione: Film Kairos
Data di uscita: 30 Gennaio 2009 (cinema)